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martedì 20 dicembre 2016

Risulta difficile per i Comuni la modifica della numerazione civica indicata dall’ISTAT

fonte: Il Giornale dei Comuni

17 dicembre 2016, di Giuseppe Monni
Il commento alla circolare ISTAT sull’archivio informatico dei numeri civici

La circolare del 10 ottobre 2016 con la quale l’ISTAT fornendo chiarimenti in vista del conferimento dei numeri civici all’ARCHIVIO NAZIONALE DEI NUMERI CIVICI DELLE STRADE URBANE (ANNCSU) gestito dall’Agenzia Entrate ed ISTAT, finalizzato a creare un DATA BASE UNICO TOPONOMASTICO, ha fatto presente che il sistema non consentirà ai Comuni di memorizzare numeri civici con esponenti numerici, obbligando gli stessi a modificarli, ha provocato negative reazioni degli enti interessati giustificate dal fatto che spesso la presenza di esponenti numerici nasce da situazioni storiche territoriali di difficile rimozione.
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Vedi il precedente post Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici (ANSC/ANNCSU) 

1 commento:

Pietro Tosarello ha detto...

Il 19/12/2016 l’Istat ha chiarito che:
“…per "cancellazione" e "deduplicazione" si intende lo spostamento dei dati riferiti alla numerazione civica che non rispettano le regole tecniche stabilite dall’Istat in una tabella ausiliaria, che non sarà utilizzata dai servizi di interrogazione dell’ANNCSU, ma alla quale i Comuni interessati potranno accedere, nei primi mesi del 2017, per bonificare gli elementi inseriti o per trasferire tali informazioni nei campi relativi alla numerazione civica interna che saranno predisposti a breve.”

Una "pezza" ma meglio di niente. Io mi domando chi abbia "progettato" questa gestione dei civici.